Il mondo del wedding, dall’esterno, appare come un sogno: atmosfere da film, persone bellissime e felici, sinceramente contente di essere lì, allestimenti così originali e particolari che ti chiedi se tutto ciò esista davvero oppure è frutto della fantasia.
Ogni anno che passa, ogni nuovo reel diffuso su Instagram, cominci a pensare che tutto si può fare e tutto si può avere (budget permettendo, ovviamente).
E ad alimentare questa narrazione di perfezione ci siamo noi, le wedding planner, coloro in grado di ricreare un matrimonio da favola (spoiler: è necessario avere un budget consistente), il tutto con la complicità di allestitori, di fotografi e di videomaker, in grado di fare magie per non far mostrare il lato meno bello dell’evento, quello meno instagrammabile, se non addirittura sbagliato.
Sì, per quel giorno ci sono davvero tanti imprevisti, impicci ed errori, ma l’arte è di sistemarli prima che vengano visti dagli sposi e dai loro invitati.
Ricordo ancora le parole di un fotografo: “Se non è stato fotografato, non è accaduto”. E aveva maledettamente ragione. Perché quando vedo le foto di certi matrimoni, a cui io ero presente come coordinatrice, spesso mi trovo a pensare: “Cavolo, è venuto più figo di quello che sembrava”.
Questa riflessione è nata all’improvviso qualche pomeriggio fa, dopo che ho passato diverso tempo a spostare l’ennesimo appuntamento della giornata. Nonostante mi possa definire una persona tecnologica, per alcune cose - tra cui gli appuntamenti - uso ancora l’agenda cartacea, che scrivo rigorosamente con le penne cancellabili di Legami (prima usavo la matita, ma le penne cancellabili hanno portato la “pucciosità” a livelli altissmi), e meno male, visto che oggi non ho fatto altro.
Poi, queste cose capitano regolarmente e oggi è solo un caso che siano accadute a ridosso l'uno dall’altra, ma dopo l’ennesima ripianificazione ho realizzato che il vero lavoro di una planner non si vedere. E non si può nemmeno raccontare.
Cosa dico, che passo la giornata a spostare appuntamenti, a fare call di aggiornamento, a fare ricerche online per trovare soluzioni originali e nel budget del matrimonio?
Che durante il giorno del matrimonio sono al contempo una maratoneta, un traslocatore, un parcheggiatore, una coordinatrice, una problem solver, una sarta, una psicologa, un’autista e così via? Che no, quello che vedi non accade grazie a una formula magica, ma solo con tantissima pianificazione e una buona dose di capacità di adattamento e di improvvisazione.
Sì, durante il sopralluogo fatto due giorni prima dell’evento abbiamo stabilito che avremmo fatto il taglio della torta sotto quella pianta, peccato che la sera stessa una tempesta abbia danneggiato irrimediabilmente l’albero e reso impraticabile quella zona. Quindi? Non è colpa di nessuno, shit happens e semplicemente si gestisce.
Perché sì, puoi fare tutti i piani che vuoi, ma alla fine il matrimonio è fatto di persone, e gli imprevisti accadono.
Ad esempio, piove così tanto all’improvviso che la macchina cabrio di bagna, e bisogna trovare al volo un posto dove ripararla e degli stracci per asciugare sedili.
Che il tableau mariage cada per colpa del vento e si rompa, quindi diventa obbligatorio trovare una soluzione alternativa per mantenere l’effetto desiderato.
Che il palloncino, gonfiato con cura per ricordare i genitori dello sposi, si sgonfi e quindi bisogna recuperarne al volo uno nuovo.
Che il meteo cambi all’improvviso, e per evitare problemi ci si trovi a spostare il welcome da una parte all’altra della location per rendere la permanenza degli invitati più serena.
Ma mostrare queste cose trasmette l’idea che i fornitori non sappiano fare il loro lavoro, che tutto sia frutto del caso e che siano degli “scappati di casa”. Oltre a creare ansie inutili nelle spose. Invece, è proprio perché c’è qualcuno pronto di capace e professionale, pronto a intervenire, che va tutto bene e che la foto vengono esattamente come desiderato.
La perfezione delle foto è il frutto del lavoro di tante persone, che nonostante la quantità di accordi che si prendono nei mesi precedenti, continua a lavorare dietro le quinte anche quel giorno per tamponare ogni imprevisto, che è l’unica cosa certa del matrimonio.
Questo perché il matrimonio è fatto dalle persone, e le persone sono imperfette per definizione.
E tra le persone, annovero anche gli invitati, il vero male della giornata. Gli invitati dimenticano il loro ruolo e pensano di avere solo diritti, senza alcun dovere. Rallentano inutilmente lo svolgimento dell’evento, provano a dettare i ritmi e finisco per creare disagio agli sposi.
Testimoni in ritardo di 45 minuti perché avevano litigato con il fidanzato, lasciando la sposa chiusa in auto che senza la testimone non voleva entrare.
Mamme che non si ricordano più dove hanno messo le fedi e ti obbligano a una caccia al tesoro forzata.
Amici che, presi dalla goliardia e dal voler far casino, fanno danni fisici alla location, lasciando poi agli sposi l’onore di pagare le loro leggerezze.
Parenti che, convinti della bontà della loro idea, creano giochi o momenti di animazione che bloccano interamente una festa per 30 minuti, e in una giornata già tirata e che vola si tratta di un tempo infinitamente lungo.
Tutti noi fornitori diciamo sempre che, un giorno, quanto ci ritireremo, racconteremo tutto quello che vediamo. La verità, è che poi nel tempo i ricordi sbiadiscono, e meno male!
Prendi questa newsletter come una riflessione, uno sfogo, un momento per avvicinarti al dietro le quinte di un mondo che vedi solo “dal palco”.
Ti abbraccio,
Claudia